Il cosiddetto “terzo settore” rappresenta una componente fondamentale del sistema sociale italiano. Si tratta di un insieme di enti privati senza scopo di lucro che operano per il perseguimento di finalità civiche, solidaristiche e di utilità sociale. La sua denominazione deriva dal fatto che si colloca in una posizione terza tra lo Stato, definito come “primo settore”, e il mondo delle imprese private, ovvero il “secondo settore”. Le organizzazioni del terzo settore non appartengono né all'amministrazione pubblica né al mercato, ma agiscono con l’obiettivo di rispondere a bisogni sociali e promuovere il benessere collettivo: la definizione è volutamente vaga perché sono molteplici i settori in cui operano.
Guardando nello specifico il caso italiano, il terzo settore è regolato dal Codice del Terzo Settore (decreto legislativo 117/2017), che ne definisce le caratteristiche principali e i requisiti per far parte di questa categoria. Rientrano in questo ambito associazioni di promozione sociale, organizzazioni di volontariato, cooperative sociali, fondazioni, imprese sociali, enti filantropici e altri soggetti riconosciuti. Le loro attività si svolgono in settori di interesse generale come l’assistenza sociale e sanitaria, la tutela dell’ambiente, la promozione culturale, l’inclusione sociale e la cooperazione allo sviluppo.
Una caratteristica distintiva del terzo settore è l’assenza di finalità di lucro: gli eventuali utili vengono reinvestiti per sostenere le attività istituzionali. Questo approccio consente di operare in modo sostenibile e con una forte attenzione all’impatto sociale. Le organizzazioni del terzo settore, infatti, sono spesso radicate nei territori in cui operano e svolgono un ruolo attivo nel rafforzare il tessuto sociale, offrendo servizi laddove lo Stato non arriva o dove l’impresa privata non trova convenienza economica.
Il lavoro nel terzo settore richiede competenze specifiche e una forte motivazione personale. Le figure professionali coinvolte spaziano dai coordinatori di progetto agli operatori sociali, dagli esperti in fund raising ai comunicatori per il non profit. Non mancano anche ruoli gestionali e amministrativi, fondamentali per il buon funzionamento degli enti. Per prepararsi a lavorare in questo ambito, è possibile intraprendere diversi percorsi di formazione accademica. I corsi di laurea in scienze del servizio sociale, sociologia, scienze politiche, psicologia e scienze dell’educazione offrono una base teorica e pratica utile a comprendere le dinamiche del settore. In particolare, e al giorno d'oggi anche un corso di laurea triennale in sociologia prevede una formazione apposita per quanti vogliano iniziare a lavorare negli enti del terzo settore italiano, fornendo strumenti per l’analisi delle realtà sociali, la progettazione di interventi e la gestione delle relazioni tra individui e comunità.
La scelta del percorso universitario può ricadere sia sulle università tradizionali sia su quelle telematiche come Unicusano, che offrono maggiore flessibilità organizzativa e la possibilità di conciliare studio e impegni lavorativi. Oltre alla laurea, esistono master di primo e secondo livello dedicati alla gestione del non profit, all’economia sociale, alla cooperazione internazionale e alla progettazione sociale, sempre più richiesti dalle organizzazioni che cercano profili altamente qualificati.
Gli ambiti di studio sono molto variegati poiché rispecchiano la varietà che si ritrova all’interno del terzo settore. Alcune tra le realtà più note sono Emergency, Caritas Italiana e Legambiente. La prima è un’organizzazione non governativa che offre cure medico-chirurgiche gratuite e di alta qualità alle vittime di guerre, mine antiuomo e povertà, tanto in Italia e quanto all’estero. Il secondo esempio citato è un ente ecclesiastico che promuove attività di solidarietà e assistenza sociale, con interventi a favore di persone in difficoltà economica, migranti e senzatetto. Infine, la terza realtà menzionata è un’associazione ambientalista che opera per la tutela dell’ambiente, promuovendo campagne di sensibilizzazione, educazione ambientale e azioni di cittadinanza attiva. Il terzo settore svolge un ruolo centrale nello sviluppo sociale ed economico, promuovendo solidarietà, inclusione e innovazione. Associazioni, cooperative e fondazioni contribuiscono al bene comune, generando valore, occupazione e sostenibilità per le comunità locali e nazionali.