Quando si parla di stoccaggio e movimentazione di fluidi all’interno di un impianto produttivo, le cisternette rappresentano oggi lo standard più diffuso. Aziende specializzate come www.silc-srl.it, attiva dal 1995 nel recupero, nel lavaggio e nella manutenzione di questi contenitori in plastica, danno un contributo importante nell’offerta di servizi che garantiscono pulizia, tracciabilità e riutilizzo. Ma perché le cisternette sono preziose per l’industria? Comprendere a fondo che cosa rende questi elementi così importanti vuol dire analizzarne le caratteristiche, le prestazioni e il quadro normativo a cui bisogna fare riferimento.
Che cosa sono le cisternette
Una cisternetta è un contenitore di circa 1.000 litri, realizzato con un corpo racchiuso da una struttura metallica che ne protegge le pareti e ne facilita la sistemazione su pallet. L’imboccatura superiore largamente dimensionata consente il riempimento rapido, mentre la valvola di scarico posta alla base permette dosaggi precisi senza l’esposizione dell’operatore al prodotto.
Si tratta, quindi, di una configurazione modulare che assicura compattezza lungo tutta la filiera, dal riempimento allo scarico finale, in modo da ridurre sprechi di spazio e tempi di fermo.
Nel linguaggio comune, si parla, facendo riferimento alle cisternette, anche di serbatoi modulari o contenitori a gabbia: tutte descrizioni che rimandano allo stesso concetto di un imballaggio robusto, riutilizzabile e facilmente trasportabile.
I vantaggi delle cisternette nel processo produttivo
L’uso di cisternette in sostituzione di fusti o taniche tradizionali risponde a esigenze precise di efficienza e tutela della qualità. Dal punto di vista logistico, questi contenitori si integrano con qualunque sistema di movimentazione, come i carrelli elevatori, permettendo di razionalizzare l’organizzazione del magazzino.
Alcuni aspetti positivi riconosciuti da chi utilizza le cisternette sono i seguenti:
- la riduzione dei costi di imballaggio grazie alla possibilità di sanificare e riutilizzare lo stesso corpo contenitore più volte;
- una maggiore sicurezza per gli addetti dovuta al minor numero di movimentazioni e collegamenti richiesti;
- l’ottimizzazione del trasporto, perché l’ingombro standardizzato permette un migliore sfruttamento del volume disponibile su camion o container.
Gli operatori che trattano vernici, detergenti, additivi alimentari o prodotti chimici apprezzano anche la compatibilità chimica del materiale di realizzazione con un numero ampio di sostanze, purché vengano rispettati i limiti di temperatura e le indicazioni fornite dal produttore.
Le norme sulla sicurezza: gestione e manutenzione
All’interno di ogni luogo di lavoro è essenziale che le cisternette rispondano a procedure rigorose di controllo. La sicurezza sul lavoro in ambiente industriale riguarda, infatti, la prevenzione dei rischi di sversamento, l’adozione di bacini di contenimento e il collaudo periodico delle valvole.
È opportuno ricordare che il Testo Unico su Salute e Sicurezza sul Lavoro, il decreto che indica le norme generali per la corretta gestione di sostanze considerate pericolose, comprese le regole per lo stoccaggio in sicurezza, prescrive l’identificazione chiara dei contenitori, la formazione del personale addetto e la tenuta di registri di verifica. Le aziende che implementano sistemi di manutenzione programmata possono ridurre il rischio di perdite, proteggendo sia gli operatori che l’ambiente.
Come prolungare la vita utile delle cisternette
Come assicurare una lunga durata a un contenitore di questo tipo? Bisogna agire su vari fronti: la qualità del materiale, la procedura di pulizia e le condizioni di stoccaggio. Il polietilene ad alta densità resiste bene agli urti, ma nei piazzali esterni è importante collocare le cisternette sotto tettoie o teli riflettenti.
Le aziende che gestiscono fluidi che polimerizzano o lasciano residui dovrebbero eseguire un risciacquo dopo lo scarico, sfruttando strumenti che raggiungono tutti i punti del serbatoio. Infine, la sostituzione preventiva delle valvole consente di diminuire il rischio di fermate impreviste dovute a gocciolamenti.
L’importanza delle cisternette rigenerate
La transizione verso modelli di produzione circolare rende il ricondizionamento delle cisternette una prassi sempre più diffusa. Con il ritiro dei contenitori sporchi, il lavaggio professionale con detergenti dedicati e la successiva certificazione di pulizia, si può riportare il prodotto a una condizione pari al nuovo senza agire sugli inventari. In questo modo, si abbatte la quantità di plastica immessa sul mercato e si riducono le emissioni associate alla fabbricazione di imballaggi monouso.
Chi sceglie di affidarsi a realtà specializzate nella rigenerazione delle cisterne ottiene un doppio beneficio: da un lato rispetta le prescrizioni legislative, dall’altro diminuisce i costi di acquisto di contenitori nuovi. Attraverso un tracciamento puntuale dei lotti e collaudi certificati, le cisternette ricondizionate continuano a garantire le stesse prestazioni meccaniche e la stessa tenuta iniziale.