Troppo spesso la tendenza e la superficialità portano a eseguire delle valutazioni proprie che non solo non offrono una risposta concreta ad un possibile problema, ma risultano lesive nei confronti degli altri. Questo è ciò che solitamente accade con la valutazione rischio vibrazioni, un processo che usualmente viene considerato di poco conto e affrontato in maniera molto leggera, rischiando di andare anche contro la legislazione.

Quanto segue è il risultato di una lunga intervista a Pageambiente, società di consulenza specializzata nella valutazione del rischio vibrazioni.

Valutazione rischio vibrazioni: definizioni

Prima di passare a prendere in considerazione il rischio vibrazioni meccaniche è importante cogliere diversi significati, familiarizzando con una terminologia e con un lessico che deve appartenere al vocabolario aziendale.

  • Pericolo: è bene cogliere il significato del termine pericolo, definendolo come “qualcosa” di poco piacevole che si sviluppa intrinsecamente all’interno di una attività, di un lavoro, di una situazione o scenario. Un pericolo indica e sottintende un potenziale danno. Il pericolo è interpretabile come una probabile fonte di causa, mentre ciò che invece genera è l’effetto.
  • Danno: si parla di danno quando si verificano lesioni alle persone oppure alle cose, rendendole inutilizzabili oppure utilizzabili solo parzialmente. Un danno è “qualcosa” che impedisce lo svolgimento regolare di determinate operazioni (lavori), oppure che fa perdere parte delle caratteristiche principali di un bene, influenzando le prestazioni.
  • Rischio: identifica la probabilità che una causa generi un effetto, ovvero che un pericolo possa generare un danno. Altresì, il rischio è indicativo di un limite per il quale le condizioni di impiego di un impianto (attrezzatura, macchinario, strumento), espongano persone e oggetti all’eventualità che un determinato evento possa manifestarsi.
  • Rischio Residuo: è quella componente rischiosa che rimane a prescindere nonostante si sia fatto di tutto per abbattere la principale fonte di pericolo. Ci sono rischi che non è possibile eliminare, sebbene si possano minimizzare.
  • Valutazione dei rischi: rappresenta una fase determinante per capire la sicurezza della forza lavoro, tutelare la salute degli operai, identificare quei comportamenti finalizzati alla protezione dei rischi. La valutazione rischi prevede una analisi complessa, articolata, precisa, capace di tracciare un quadro verosimile e ce
  • Esposizione: si parla di esposizione facendo chiaro riferimento a tempi e modi in cui il personale di lavoro viene sottoposto direttamente ad un rischio oggetto di analisi valutativa. Con riferimento al rischio vibrazioni meccaniche, l’esposizione identifica la situazione durante la quale un soggetto subisce (attivamente o passivamente) le onde vibranti emesse da un determinato attrezzo durante il lavoro. Ai fini valutativi è importante distinguere tra vibrazioni giornaliere, di massimo livello o di picco.

Come considerare i valori rischio vibrazioni?

Dapprima è necessario distinguere tra vibrazioni mano – braccio e rischio vibrazioni corpo intero. Sono due concetti differenti non tanto per l’intensità delle vibrazioni, ma quanto più per gli effetti che queste possono generare sulla persona.

Ci sono dati che si possono reperire dalle schede tecniche e dai manuali del produttore dell’attrezzatura utilizzata, ma tali indicazioni sono utili solo nel momento in cui lo strumento venga utilizzato nel modo corretto. Ci sono situazioni che richiedono un uso differente per il quale si rende necessaria una rilevazione sul campo. Un esempio banalissimo lo abbiamo con le automobili, le quali sono fonte di vibrazioni: un conto è una misurazione su fondo stradale asfaltato perfettamente, liscio e ben tenuto, altro è l’uso del veicolo su un fondo dissestato che accentua le sconnessioni. Lo stesso discorso vale per degli ammortizzatori nuovi e in ordine, mentre diverso sarebbe se questi fossero usurati e non più efficienti.

In questo senso la scelta di affidarsi ad una società di consulenza esterna per l’analisi e la valutazione del rischio vibrazioni garantisce un approccio professionale e di qualità all’attività di misurazione dei valori ai fini della valutazione rischio vibrazioni, in modo da sgravare l’impresa dall’incombenza di tale complessa operazione.

Dal punto di vista della responsabilità, l’azienda e il datore di lavoro sarebbero maggiormente tutelati qualora le analisi fossero svolte da professionisti esterni.

Di Renzo Orfini

Sono uno scrittore dilettante e amante dei viaggi. Mi piace cucinare, leggere, guardare bei film e viaggiare per il mondo.