Per molti le viti sono elementi più o meno tutti uguali tra di loro; quando se ne sceglie una si tiene conto sostanzialmente solo delle sue dimensioni. Invece quando un professionista si trova a dover scegliere una vite per un lavoro che sta svolgendo si concentra su tante sue caratteristiche peculiari. Perché non tutte le viti sono uguali tra di loro, anzi ne esistono di tantissime tipologie diverse, che variano in base alla forma della testa, all’utensile da usare per serrarle o allentarle, al materiale su cui è più indicato utilizzarle.

Come scegliere una vite: regole e consigli

Testa e fusto: Tra le caratteristiche essenziali di una vite ci sono la forma della testa e la tipologia di fusto. In commercio, sia dal vivo che online, troviamo vari modelli di viti a testa piana svasata, come quelle presenti su https://eshop.wuerth.it/Categorie-di-prodotti/Viti-a-testa-piana-svasata/3114351112.cyid/3114.cgid/it/IT/EUR/, che in pratica annegano nel materiale quando l’elemento è serrata; così come viti a testa cilindrica o cilindrica bombata rimangono sulla superficie del materiale, ben visibili, a meno di non creare un apposito incavo in cui inserirle. Per quanto riguarda invece il fusto può essere completamente filettato o solo in parte; la filettatura stessa può essere metrica, da usare su metalli e lamiere, o per legno, da sfruttare sul legno o su materiali morbidi. Il terminale delle viti per il legno e la gomma è appuntito, mentre quelle delle viti metriche è piano, in quanto queste sono utilizzate soprattutto per fissare materiali duri e compatti, nei quali si deve preparare un foro di ingresso prima di procedere all’inserimento della vite, chiusa poi da un dado terminale.

Il materiale di cui sono fatte: Le viti differiscono anche per tipologia di materiale di cui sono fatte. Se ne possono trovare in acciaio inossidabile, in acciaio temprato, zincato, con rivestimento ALZ, o in zinco e nichel; questo solo per le viti in acciaio in quanto le viti disponibili in commercio possono essere anche in rame, ottone, plastica, PVC, alluminio. A seconda dell’ambiente in cui le si impiega e delle sollecitazioni cui sono sottoposte si scelgono viti di diverso materiale. Ad esempio quelle in materiale plastico si sfruttano per oggetti esposti all’umidità, ma solo per serrare due strutture leggere o che subiscono sollecitazioni minime. Nel caso di oggetti pesanti e sottoposti a sollecitazioni importanti si preferiscono viti in acciaio zincato. Quelle in ottone, rame o altro materiale particolare si sfruttano spesso per necessità estetiche, mentre l’alluminio si predilige per applicazioni in cui il peso di ogni singolo componente è un elemento molto importante.

L’intaglio sulle viti: Le viti si serrano e si allentano inserendo un utensile nell’intaglio presente sulla testa. La forma di tale intaglio può essere molto varia; gli intagli più comuni sono a taglio o a croce, in ambito professionale è però facile trovare viti con intaglio incassato di forma esagonale, o anche le cosiddette viti Torx, che presentano una stella a più punte. Gli intagli a forma di stella sono numerosi, questo tipo di struttura infatti consente di ottenere fissaggi più robusti e resistenti. Anche questo elemento in genere si sceglie a seconda del tipo di materiale in cui si deve inserire la vite.

Di Renzo Orfini

Sono uno scrittore dilettante e amante dei viaggi. Mi piace cucinare, leggere, guardare bei film e viaggiare per il mondo.