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La diastasi addominale è una condizione causata dallo stiramento del muscolo retto addominale, che separa i due lati della parete addominale. È un evento comune dopo la gravidanza e può causare dolore, fastidio e persino una riduzione dell’attività fisica. Fortunatamente, è possibile riconoscere la diastasi e adottare misure per risolverla.

Il parto è un’esperienza incredibile, che cambia la vita di molte madri, ma può anche lasciare effetti duraturi sul corpo. Uno di questi effetti è la diastasi addominale post-partum, una condizione in cui i muscoli addominali si separano l’uno dall’altro lungo la linea mediana dell’addome. Questo può causare sintomi fisici come dolore, debolezza e instabilità, nonché un rigonfiamento visibile nella linea mediana dell’addome. In questo articolo parleremo di cos’è la diastasi addominale post parlo come riconoscerla e di come intervenire con un intervento.

Come riconoscere la diastasi addominale

È relativamente facile determinare se si ha una diastasi addominale esaminando la pelle sopra e sotto l’ombelico. Se lo spazio tra i due lati della parete addominale è superiore a 2 centimetri (cm), è probabile che si tratti di una diastasi. Se si sospetta di avere una diastasi addominale, si può anche premere sulla pelle sopra e sotto l’ombelico. Se si avverte uno spazio tra la pelle e la parete addominale, è molto probabile che la condizione sia presente.

La causa più comune della diastasi addominale è la gravidanza, in particolare il parto vaginale. Il muscolo retto dell’addome si allunga per accogliere il feto in crescita e per consentire alla madre di aprire il bacino e spingere il bambino fuori durante il parto. Altre cause di diastasi addominale sono l’obesità, gli interventi chirurgici all’addome, il sollevamento frequente di carichi pesanti e l’aumento della pressione intra-addominale.

Intervento per diastasi addominale: cosa sapere

La riparazione della parete addominale, nota anche come addominoplastica, è una procedura semplice che viene utilizzata per correggere la diastasi addominale. Questa procedura può essere eseguita in anestesia generale; l’intervento dura solitamente circa 2 ore ma dipende da caso a caso. Il post operatorio è doloroso ma gestibile seguendo i consigli del chirurgo. Cosa sapere però su questo intervento:

– L’intervento è semplice, sicuro e diretto.

– L’intervento corregge la diastasi addominale e migliora l’aspetto estetico dell’addome.

– L’intervento può contribuire ad alleviare il dolore e il disagio addominale causati dalla diastasi.

– L’intervento può migliorare la postura e contribuire a ridurre il mal di schiena causato dalla diastasi.

– L’intervento può migliorare l’autostima del paziente.

Diastasi addominale post parto: ci sono alternative alla chirurgia?

In realtà molte persone temono l’intervento e cercano di rimandare il più possibile l’operazione ma quello che possiamo dirvi è che l’unico vero rimedio efficace per la diastasi addominale post parto è intervenire in modo chirurgico. Non si parla di un rotolino di pancetta ma di una situazione destabilizzante che può causare problematiche di salute e non solo di autostima; affidarsi a medici esperti potrà aiutarvi a prendere la decisione giusta sul vostro futuro. Ma qualora aveste partorito e vi trovaste ad affrontare la diastasi addominale, possiamo dirvi che l’unico rimedio definitivo ed efficace è sicuramente l’intervento.

L’intervento non è una passeggiata della salute, servono circa 2-3 giorni di ricovero in ospedale dopo l’operazione e anche il processo di guarigione a casa non è velocissimo ma quello che si guadagna successivamente in salute e autostima è impagabile.

Quello che ci preme sottolineare è che non si tratta solamente di un intervento estetico che va a rimuovere la pancia svuotata e sporgente ma di un intervento che vuole andare ad intervenire sul benessere. La diastasi addominale causa infatti spesso mal di schiena, ernie ombelicali, gonfiore, disturbi di digestione e talvolta anche problematiche di postura che spostano l’equilibrio verso l’iperlordosi.

Di Renzo Orfini

Sono uno scrittore dilettante e amante dei viaggi. Mi piace cucinare, leggere, guardare bei film e viaggiare per il mondo.