In questo periodo di grande incertezza non sentiamo altro se non parlare dell’emergenza sanitaria dovuta al Covid-19. Il piccolo mondo di ognuno di noi è stato sconvolto, così come le nostre abitudini più scontate. Ci è stato sottratto il privilegio di andare a scuola, la dignità di lavorare, ed il piacere di mangiare al ristorante.
Siamo tutti impazienti di tornare a svolgere le nostre attività, ma la legge, e anche l’amor proprio, ci impongono di prestare comunque attenzione a delle norme igieniche e di prevenzione, che simboleggiano un giusto mezzo tra una ritrovata libertà e una mantenuta sicurezza.
A dire il vero, oltre alle norme, c’è probabilmente un altro ostacolo alla riprese di quelle attività che ci mettono più in contatto gli uni con gli altri, e questo impedimento è la paura. Chi scambierebbe una cena a ristorante con il rischio di contrarre il virus?
Probabilmente, solo pochi incoscienti. Ed è qui che le attività turistiche, alberghiere e di ristorazione, dovrebbero adottare misure ancora più straordinarie, proprio per dare sicurezza ai clienti, nonché a dipendenti e ai titolari stessi.
Le norme da adottare nei luoghi chiusi
Oramai queste parole rimbombano nella testa di ognuno di noi da settimane: distanziamento sociale. E’ la migliore arma, nonché una delle poche a nostra disposizione, per ostacolare la trasmissione del Coronavirus, e bisogna sfruttarla al meglio. Niente contatti fisici, distanza di almeno un metro, barriere protettive a proteggere dipendenti, ma anche i clienti stessi tra loro, e sopratutto le famigerate mascherine.
Tutto questo si adatta perfettamente ad alcuni luoghi chiusi, se pur, già in questi, con qualche disagio. Ma pensiamo nello specifico a ristoranti, pizzerie, mense, in alcune attività il distanziamento entra in conflitto con il fine ultimo del loro svolgimento: la convivialità, la socialità, il relazionarsi con altre persone.
Soluzioni per garantire la sicurezza nei ristoranti
Le attività di ristorazione, inoltre, non devono solo garantire il rispetto delle norme di sicurezza per i clienti, ma devono adottare precauzioni anche per il personale, come per coloro che lavorano a stretto contatto nelle cucine. Se pensiamo alle piccole trattorie, è inevitabile capire che le cucine siano luoghi molto stretti, in cui spesso mantenere la distanza di almeno un metro tra due persone è impossibile, come lo sarebbe far mandare avanti una cucina ad una sola persona.
Per mantenere la sicurezza, ottimizzando però gli spazi, oltre ai dispositivi di protezione che conosciamo, è possibile rivolgersi alle aziende di sanificazione dell’aria, ideali in luoghi, come sale e cucine di ristoranti, in cui è naturale essere piuttosto vicini e anche senza mascherine, con le quali sarebbe impossibile consumare i pasti.
La sanificazione UV in ristoranti, mense e cucine
Sappiamo bene che le particelle che veicolano il Coronavirus vengono espulse mentre parliamo, e per questo è importante indossare la mascherina, ma mentre stiamo mangiando con i nostri compagni di tavolo, ciò non è possibile. E’ fondamentale, quindi, che ci sia qualcosa che sanifichi l’aria e, pulita, la rimetta in circolo nell’ambiente.
La sanificazione dell’aria a raggi ultravioletti è ideale per garantire sicurezza, ma svolgere le attività con libertà. Questi sistemi mantengono l’aria priva di agenti patogeni e la sanificano continuamente, per un flusso costante di aria pulita.
Sono macchinari autonomi, non necessitano dell’impiego di personale, e non causano nessun pericolo per i clienti, in quanto le lampade UV sono all’interno del sistema e non raggiungono i presenti nelle stanze.
Per ulteriori informazioni vi invitiamo a visitare il sito www.newairtechnology.it, in cui sarà possibile documentarsi, ottenere certificazioni e ricevere un preventivo senza impegno. Quel che è certo, è che questa situazione non possa definirsi normale, né tanto meno uguale a quella precedente al Covid-19; ma da qualche parte bisogna pur ricominciare a vivere, e cercare di riprendere con le unghie questa famigerata libertà.
Dobbiamo agire secondo quello che ci sentiamo di fare, non deve essere una corsa al ristorante per tutti, ma solo per chi si sente sicuro a farlo, fiduciosi del fatto che prima o poi tutto sarà più semplice.